Sia o non sia un segnale per il mercato, questo lo vedremo dopo aver “misurato” i suoi dati di vendita, questo è il videogioco dei miei sogni: dura il giusto, non ha un attimo di pausa e rispetta così tanto il mio tempo da aver scremato preventivamente ogni possibile eccesso.
Astro Bot è Mario Wonder più di Odyssey, un’esperienza visiva e di stupore prima ancora che di platform puro. Ogni secondo di ogni singolo livello è pensato e costruito per farsi ricordare, per essere importante, e si vede cazzo. Dopo tre giorni di gioco intenso, senza nessuna voglia di tornare alla vita, sono completamente spiazzato e stordito da quanto sia stato messo sul piatto e da come abbiano deciso di farlo a velocità supersonica. Sedici ore dicono tutti, ma chiunque avrebbe preso lo stesso identico contenuto per farle diventare trenta, comode, ed è fantastico che non lo abbiano fatto.
Ma c’è anche altro perché Astro Bot non si dimentica nemmeno troppo del platform bilanciando il tutto tra sfide di piccola durata che, per questo, risultano meno impegnative e livelli (opzionali) per cui serve più manico e, forse, qualche Santo. A questo ci aggiunge una componente tattile inedita, anche per loro, con superfici da provare e sensazioni da scoprire. Non perdo tempo a spiegarvi di cosa sto parlando, ma è la più grande vittoria del Dual Sense e l’ho adorato.
È normale che si scomodino Mario e Nintendo di fronte a un prodotto del genere, è da lì che proviene, ma sto cosetto mascherato non ha niente da invidiargli, la messa in scena è persino il nuovo punto di riferimento del genere, e il marchio Sony non può essere una colpa.
Vito’s Vote: 10
"[...] rispetta così tanto il mio tempo da aver scremato preventivamente ogni possibile eccesso".
È la cosa migliore del gioco. Poteva durare 30 ore e invece non lo fa.
Altro che gioco per bambini: i bambini c'hanno tempo, gli adulti no. Astro Bot è per gli adulti che devono andare dritti al sodo perché possono giocare 30-40 minuti.
L’unica cosa che non mi convince di questo astrobot è che come mascotte usata per omaggiare i brand che hanno fatto la storia di prodotti sony lo trovo molto più anonimo e “noioso” dei compianti sackboy. Chiaramente però sono io vecchio e i sackboy ora non vendono, ma lo hanno mai fatto davvero?