RKGK / Rakugaki
Avete presente quando uno/una sale sul palco di American Idol e pensi che possa essere uno scherzo ma poi inizia a cantare e il pubblico impazzisce, la giuria si alza in piedi e tu non vorresti mai smettere di ascoltare. Quella roba lì, solo un po’ meno.
RKGK / Rakugaki sembra uno scappato di casa già dal titolo. Il primo trailer lasciava presagire qualcosa di buono, ma con la faccia di povertà di uno che può solo provarci. E invece, dopo un inizio un po’ lento, il gioco aumenta i giri e mette in scena un’azione rapida e precisa, competente in tutto quello che prova a fare e relegando le rotture e i fastidi solo a chi ha voglia di ottenere punteggi e voti migliori.
Se ti limiti a passeggiarci dentro, come ho fatto io, ti ritrovi per le mani un’esperienza divertente, veloce, senza troppe pretese e che, con i graffiti, è capace persino di entusiasmare artisticamente. Fai il tuo giro, fai il meglio che puoi, eccoti arrivato alla fine del livello. Forse troppo facile anche per me.
Poi però le cose cambiano. Per qualche inspiegabile motivo RKGK / Rakugaki decide di non volerti più bene e aggiunge un tasso di sfida inappropriato sia nelle fasi platform (che però possono essere addirittura evitate grazie a degli scivoli riparatori) che nei due ultimi boss (che invece ti devi sucare per andare avanti). E non parliamo di moderati picchi di difficoltà, parliamo di frustrazione e bestemmie…. e di una disinstallazione. Troppo e troppo tardi.
Continuo a credere che sia un buon gioco, mi sono sinceramente divertito per tutto il tempo, ma un’aggiustatina al finale io la darei, perché a nessuno piacciono i bugiardi.
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